Bollette elettriche del 2016: tagliate o aumentate?

Ci spiace non poter condividere l’ottimismo dell’Autorità per l’Energia, che con un Comunicato Stampa del 28 Dicembre 2015 annuncia dal 1° Gennaio 2016 un “doppio calo per le bollette italiane, elettricità -1,2% gas -3,3%, sull’anno risparmi per quasi 60 euro”.

Il nostro comparatore di bollette dimostra infatti che con le nuove tariffe del 2016 i costi dell’elettricità subiranno un aumento superiore al 2% per gli utenti a bassi consumi (fino a 2200 kWh all’anno), un aumento più conteuto per i consumi medi (da 2200 a 3100 kWh/anno) e comporteranno un reale risparmio solo per gli utenti dai consumi realmente elevati (oltre i 3100 kWh/anno) come si può vedere comparando due bollette con lo strumento in fondo alla pagina, che ora mostra due bollette del 2015 e del 2016 dell’utente tipico da 2700 kWh all’anno.

Potete già sapere se a parità di consumi le vostre bollette caleranno o aumenteranno nel 2016, in base a quanto vi costava la bolletta bimestrale del 2015:

  • chi nel 2015 pagava bollette bimestrali inferiori a 50 euro subirà un aumento di oltre il 5%;
  • le bollette da 70 euro subiscono un aumento intorno al 2%, che si riduce progressivamente per le bollette più elevate fino ad azzerarsi per le bollette da 100 euro e oltre;
  • le bollette da 110 euro restano sostanzialmente invariate;
  • le bollette da 170 euro calano di circa l’ 1%;
  • le bollette da 200 euro calano del 3,5%;
  • le bollette da 350 euro calano del 10%.

 Qui potete trovare invece i costi per kWh del 2015 e quelli del 2016 in base alle nuove tariffe: costo del kWh a maggior tutela.

Il fatto è che l’effetto principale delle nuove tariffe pubblicate lo stesso giorno dalla stessa Autorità per l’Energia per le diverse componenti di prezzo  (Servizi di Vendita, Commercializzazione e Oneri Generali) non sembra essere un risparmio generalizzato quanto piuttosto uno spostamento dei costi a carico di chi consuma di meno, in favore di chi consuma di più.

E non potrebbe essere diversamente, se si pensa che sono schizzate in alto le quote fisse da pagare anche in assenza di consumi, mentre è calato il costo dei kWh effettivamente consumati. 

La nuova impostazione delle tariffe del 2016, segnata da un forte aumento dei costi fissi, passati da 8,65 euro a 13,33 euro con un aumento del +54%, associato a un calo dei costi per ciascun kWh consumato, va ovviamente a gravare sui bassi consumi mentre favorisce i consumi più alti.

Solo chi consuma molto, oltre 3100 kWh all’anno, riesce infatti a riassorbire l’aumento dei costi fissi grazie al calo dei costi per kWh, e da questa soglia in su il risparmio sul 2015 aumenta con l’aumentare dei consumi.

Possiamo dimostrarlo in modo chiaro grazie al nostro nuovo generatore di bollette online, uno strumento di controllo dei costi in bolletta che siamo lieti di offrire gratuitamente ai gentili lettori (accessibile dal menu in alto), adattato in questo caso per generare e comparare due bollette per gli stessi consumi nel 2015 e nel 2016, come si può vedere in basso nella pagina.

E’ infatti vero che le nuove tariffe riducono il Prezzo Energia (PE) a 6,111 cts/kWh (dai precedenti 6,730) per la fascia oraria ad alto costo F1 e a 5,298 cts/kWh (dai precedenti 6,186) per la fascia oraria F23, ma contemporaneamente è quasi raddoppiato il Prezzo di Commercializzazione e Vendita (PCV), che sale a 54 euro all’anno (dai precedenti 30 euro) ed è aumentata anche la quota potenza per kWh impegnato.

Il risultato complessivo di tutto questo, in base al nostro generatore di bollette online che in questo caso diventa un comparatore di bollette online, non comporta un risparmio neppure per l’utente medio da 2700 kWh/anno, che vede la sua bolletta praticamente invariata (con un leggero aumento di circa mezzo euro), ma solo per gli utenti che consumano di più, a partire appunto da 3100 kWh all’anno, mentre gli utenti che consumano di meno vedono le proprie bollette decisamente incrementate a causa dell’aumento dei costi fissi.

In sostanza, come si vede dal comparatore, l’utente medio tipico da 2700 kWh/anno, con un consumo di 450 kWh a bimestre, pari a 150 kWH in fascia F1 e 300 kWh in fascia F23, si trova a pagare 86,91 euro per la prima bolletta del 2016 contro i precedenti 86.36 pagati per gli stessi consumi nella prima bolletta del 2015, con un aumento di 0,55 euro, pari al +0,64% percentuale.

Le cose invece vanno bene per gli utenti con i consumi più elevati, se provate a modificare i dati nel comparatore, e inserire per esempio i dati di un utente da 5400 kWh/anno, con un consumo bimestrale di complessivi 900 kWh, di cui 300 in fascia F1 e 600 in fascia F23, vedrete che questo ipotetico utente ad alti consumi paga una bolletta di 224,85 euro nel 2016 a fronte di una bolletta di 237,25 nel 2015, con un risparmio di 12,40 euro, pari a -5.23% percentuale.

Situazione ribaltata per gli utenti dai consumi più ridotti: per esempio un utente da 900 kWh/anno, che nel bimestre consuma 150 kWh (50 in F1 e 100 in F23) e che nel 2015 pagava 29,05 euro, nel 2016 pagherà 32,69 euro, con un aumento di 3,64 euro pari al 12,53% percentuale! 

Potete cambiare a piacimento i consumi in fascia F1 e F23 nel comparatore e poi premere il tasto di conferma per vedere la differenza tra il costo della bolletta del 2015 e del 2016 per quegli stessi consumi.

Il punto di parità in cui la bolletta del 2016 sarà sostanzialmente identica alla bolletta del 2015, si colloca a circa 520 kWh al bimestre (170 in F1 e 350 in F23), pari a 3120 kWh all’anno, corrispondente a una bolletta bimestrale sui 110 euro.

Gli utenti con un consumo superiore noteranno quindi un certo risparmio nella bolletta del 2016, tanto maggiore quanto più sono elevati i consumi, mentre gli utenti che consumano di meno troveranno un aumento progressivamente più significativo per i consumi più bassi, fino agli utenti da zero kWh che  vedranno un aumento del +54% dovuto alle sole quote fisse, passate dagli 8,65 euro del 2015 ai 13,33 euro del 2016.

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