La notizia diffusa dai media sul prossimo calo delle bollette elettriche e del gas a partire dal 1 Aprile 2019 (riportata per esempio dall’Ansa Tariffe: da primo aprile -8,5% luce, -9,9% gas) ha suscitato una tale meraviglia accompagnata anche da qualche giustificata diffidenza non solo per la data del 1 Aprile, che abbiamo deciso di sottoporla a un’approfondita verifica, o fact-checking come si dice in questi tempi di bufale.
Prima di tutto vediamo il fondamento della notizia: la fonte originale risale a questo Comunicato Stampa di Arera, l’Autorità per l’Energia, intitolato effettivamente “Energia: dal 1° aprile calo per le bollette. Elettricità -8,5%, Gas -9,9%“, che annuncia appunto un calo significativo “per la famiglia tipo” delle prossime bollette di luce e gas.
Sotto questo profilo bisogna riconoscere ai media di aver riportato in modo sostanzialmente corretto l’informazione avuta dalla fonte più autorevole in tema di tariffe dell’energia.
Per verificare il contenuto, ossia le reali conseguenze in bolletta delle nuove tariffe, già pubblicate sullo stesso sito di Arera, le abbiamo inserite nel nostro simulatore e abbiamo confrontato, a parità di consumi, le prossime bollette del bimestre aprile-maggio 2019 con quelle equivalenti del bimestre passato gennaio-febbraio (potete fare la prova voi stessi: vi basterà inserire nel nostro simulatore di bollette i dati dell’ultima bolletta spostando in avanti di tre mesi le date del periodo, e avrete il totale di quanto paghereste con le nuove tariffe per gli stessi consumi).
Diciamo subito che il calo annunciato per le cosiddette famiglie tipo risponde al vero, dove per famiglia tipo si intende un’utenza con consumo annuo di 2700 kWh e 3 kW di potenza impegnata.
In pratica, se per l’ultima bolletta bimestrale avete pagato una cifra intorno ai 100 € (al netto del canone e di altre partite) molto probabilmente la vostra è un’utenza tipo che consuma sui 450 kWh al bimestre (pari appunto a 2700 kWh annui), ripartiti mediamente tra 150 kWh in fascia F1 (ore di punta) e 300 kWh in F23 (fascia economica).
Abbiamo perciò inserito nel simulatore questi consumi ricavando una bolletta di aprile-maggio di 91,92 € contro i 99,29 € della bolletta equivalente di gennaio-febbraio, il che corrisponde realmente a un calo dell’8,5%.
Possiamo quindi confermare la notizia anche nella sostanza, almeno per quanto riguarda la fornitura elettrica del prossimo bimestre: la “famiglia tipo” pagherà davvero una bolletta significativamente più leggera.
Poichè non tutte le utenze corrispondono alla famiglia tipo, molti si chiederanno come impatteranno le nuove tariffe sulle altre tipologie, per rispondere a questa domanda abbiamo fatto una serie di altre simulazioni per le diverse categorie di consumi.
La categora più sfavorita, o per meglio dire meno favorita, dato che nessuno pagherà più di prima, è rappresentata da chi ha i consumi pari a zero, come accade spesso per le utenze non residenti: i cali infatti riguardano i prezzi unitari del kWh e non le spese fisse, per cui chi ha consumi azzerati pagherà esattamente come prima.
Il risparmio rispetto al primo bimestre aumenterà quindi con l’aumentare dei consumi, anche se in termini percentuali andrà riducendosi per i consumi molto elevati a causa del prezzo particolarmente elevato del secondo scaglione degli oneri di sistema (7,8 cts/kWh contro i 3,5 cts/kWh del primo scaglione) che scatta sui consumi eccedenti i 300 kWh in bolletta.
In pratica, il maggior vantaggio percentuale ce l’avrà chi ha pagato nel primo bimestre 2019 una bolletta di 70 €, che per gli stessi consumi pagherà solo 64 €, con un risparmio di 6 € pari al 9,5%.
Chi invece ha consumi elevati e ha pagato per esempio una bolletta da 200 € nel primo bimestre, pagherà per gli stessi consumi 190 €, con un risparmio di 10 €, maggiore in termini assoluti ma minore in termini percentuali, pari infatti a solo il 5%.
In conclusione, il risparmio interesserà tutte le utenze e sarà maggiore in termini assoluti per chi ha i consumi più elevati, mentre in termini percentuali raggiungerà il suo picco del 9,5% per le bollette da 70 € (che passano a 64 €) e sarà inferiore sia per i consumi più elevati che per quelli più bassi, in quest’ultimo caso fino a ridursi a zero per chi non ha consumi.
Per completezza aggiungiamo che le bollette da 50 € nel primo bimestre passeranno a 46,7 €, quelle da 100 € a 92,5 € e quelle da 150 € a 141,5 €.
2 commenti
Buongiorno, sono stata contattata da call center per il Gruppo Sinergy, la venditrice mi ha parlato di una differenza sulle spese applicate da chi è distributore (come loro in Lombardia) e chi è rivenditore (come Enel). Ad esempio le spese per la gestione del contatore sono molto più basse perchè Enel applica una tariffa alta nonostante avendo un contatore elettronico non ci sia un costo sulla gestione e il rilevamento della lettura. Anche spese di Imposte e Iva significativamente più basse. Sono informazioni attendibili o anche loro applicano una politica di vendita truffaldina? Grazie
La seconda che hai detto. Se ti contattano per proporti una fornitura sono venditori e non distributori, il distributore è un’altra figura che non ha rapporti commerciali diretti con il cliente finale, parole in libertà atte a confondere anzichè informare.