Per informazioni più specifiche sulla quota fissa di 135€/anno (11,25€ mensili, 22,50€ in bolletta) introdotta nel 2017 a carico degli utenti domestici non residenti, consultare: Bolletta non residente 2017: quanto aumenta realmente.
La voce “Spesa per Oneri di Sistema” è la terza delle tre voci di spesa principali, dopo Spesa per la Materia Energia e Spesa per il Trasporto e la Gestione del Contatore, che siamo ormai abituati a trovare nella prima pagina della bolletta Enel per l’elettricità (nella versione 2.0 utilizzata a partire dal 1 Gennaio 2016).
Poichè rappresenta una parte consistente del totale in bolletta, è naturale per l’utente chiedersi cosa vuol dire Oneri di Sistema, cosa significa in concreto questa voce, quanto e come incide sul totale da pagare, a che tipo di costi si riferisce e in definitiva dove vanno a finire i soldi pagati. Cercheremo di rispondere a queste domande nel modo più chiaro possibile (in caso di dubbi, osservazioni o domande, lasciate pure un commento in fondo all’articolo, saremo lieti di approfondire).
Prima di tutto è bene sapere che i costi degli Oneri di Sistema sono stabiliti con cadenza trimestrale dall’Autorità per l’Energia e valgono sia per gli utenti in regime di maggior tutela che per quelli sul mercato libero. Non rientrano quindi nella discrezionalità riservata al mercato libero e a parità di condizioni e consumi dovrebbero risultare uguali nelle diverse bollette.
Detto questo, vediamo quanto incide la spesa per oneri di sistema sul totale della bolletta per l’energia elettrica. Nel caso tipico dell’utente domestico residente in regime di maggior tutela, che consuma circa 450 kWh al bimestre e paga una bolletta intorno agli 80€ – 85€, la spesa per oneri di sistema ammonta a circa 17€ – 18€ più Iva, e incide quindi per una percentuale di circa il 22% del totale, poco meno di un quarto.
L’utente domestico non residente, per lo stesso consumo bimestrale di 450 kWh paga invece un totale in bolletta di 115€ – 120€, di cui circa 40€ (più iva) per gli oneri di sistema, che incidono così per una quota ben superiore, intorno al 38%, oltre un terzo del totale da pagare.
Questa differenza dipende dal fatto che a partire dal 2017 gli utenti domestici non residenti pagano una quota fissa per Oneri di Sistema di 135€ all’anno (di cui abbiamo parlato specificamente nell’articolo Tariffe 2017: novità nei prezzi per uso non residente), che invece non è prevista per gli utenti residenti. A parità di consumi, gli Oneri di Sistema degli utenti non residenti sono quindi più cari di 11,25€ (più Iva) per ogni mese fatturato, rispetto all’equivalente bolletta dell’utente residente.
Gli introiti derivati dalla quota fissa di 135€ a carico dei soli utenti non residenti sono interamente destinati ai cosiddetti “Incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate”. Chiariremo più avanti le varie destinazioni delle somme pagate per gli Oneri di Sistema ma per chi ama andare subito al nocciolo della questione possiamo anticipare che la maggior parte dell’importo di questa voce (oltre il 75%) va proprio a sovvenzionare le fonti di energia rinnovabili, principalmente il fotovoltaico.
Percentuali minori vanno poi all’industria e allo smaltimento del vecchio nucleare, fino agli aiuti per gli utenti disagiati, secondo criteri che sembrano avvicinarsi più alla logica di un’imposizione fiscale piuttosto che a veri costi d’impresa, come si vedrà.
Comunque non sono costi nuovi: fino al 2015 i costi inclusi in questa voce rientravano nella voce più generale “Spesa per Servizi di Rete“, che con la Bolletta 2.0 in vigore dal 1 Gennaio 2016 è stata scorporata nelle due voci “Spesa per Oneri di Sistema“, in esame qui, e “Spesa per il trasporto e la gestione del contatore” di cui abbiamo parlato nell’articolo Trasporto e gestione del contatore nella bolletta elettrica).
Perciò, anche se la voce Oneri di Sistema è relativamente nuova perchè compare in bolletta solo dal 2016, in realtà le componenti di costo che rappresenta c’erano anche prima, aggregate sotto la voce Servizi di Rete, e lo stesso discorso vale per la voce Trasporto e la gestione del contatore: queste voci non rappresentano costi nuovi ma semplicemente nuove denominazioni di costi che fino al 2015 rientravano sotto un’altra voce. Crediamo opportuno precisarlo perchè alcuni utenti si sono mostrati disorientati e a volte anche irritati per la presenza in bolletta di due nuove voci non immediatamente decifrabili che spesso rappresentano insieme oltre metà del totale, ma si tratta solo di una nuova aggregazione delle stesse componenti di costo che c’erano anche prima come Servizi di Rete.
Ecco in dettaglio le singole componenti di costo che sommate tra loro vanno a costituire l’importo della voce “Spesa per Oneri di Sistema“, con le rispettive percentuali calcolate in base ai prezzi per kWh del primo Trimestre 2017 (nello scaglione superiore). Sono in numero di nove:
- 77,0% Incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3)
- 12,5% Agevolazioni alle industrie manifatturiere ad alto consumo di energia (Ae)
- 4,1% Promozione dell’efficienza energetica negli usi finali (UC7)
- 2,7% Oneri Nucleari (Decommissioning nucleare) (A2)
- 1% Compensazioni per le imprese elettriche minori (UC4)
- 1% Sostegno alla ricerca di sistema (A5)
- 0,8% Agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario (A4)
- 0,6% Oneri per il bonus elettrico (As)
- 0,3% Compensazioni territoriali agli enti locali che ospitano impianti nucleari (MCT)
Esaminiamo le più importanti in ordine di grandezza, a partire dalla componente A3 (Incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate) che fa la parte del leone in quanto assorbe il 77% del totale, vale a dire che per ogni ogni euro pagato per oneri di sistema, 77 centesimi sono destinati a incentivi per le fonti rinnovabili e assimilate.
La componente A3 è descritta in questi termini dall’Autorità per l’Energia:
….finanzia sia l’incentivazione del fotovoltaico sia il sistema del Cip 6, che incentiva le fonti rinnovabili e assimilate (impianti alimentati da combustibili fossili e da combustibili di processo quali scarti di raffineria etc.
Scopriamo così che la parola “assimilate” nell’espressione Incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate, si riferisce anche alle centrali a carbone e agli inceneritori di rifiuti, come stabilito appunto dal Cip 6, una delibera del Comitato Interministeriale Prezzi del 1992.
La seconda in ordine di grandezza è la componente Ae (Agevolazioni alle industrie manifatturiere ad alto consumo di energia), che preleva altri 12 centesimi e mezzo dal nostro euro pagato per oneri di sistema. Si tratta di una novità del 2017, perchè nel 2016 la somma destinata a tale componente era pari a zero.
Comunque, la componente Ae (Agevolazioni alle industrie manifatturiere ad alto consumo di energia) è destinata:
….a finanziare le agevolazioni alle imprese manifatturiere con elevati consumi di energia elettrica prevista dall’art. 39 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83.
In pratica rappresenta un contributo offerto alle industrie che consumano più energia elettrica.
Segue a distanza la componente UC7 (Promozione dell’efficienza energetica negli usi finali), che assorbe altri 4,1 centesimi ed è destinata:
….alla copertura degli oneri derivanti da misure ed interventi per la promozione dell’efficienza energetica negli usi finali….
Chi fosse interessato ad approfondire il significato delle singole componenti può trovare le rispettive definizioni complete sul sito dell’Autorità per l’Energia alla pagina Gli oneri generali di sistema, qui tratteremo ancora la quarta voce in ordine di grandezza, ossia la componente A2 (Decommissioning nucleare, ovvero Oneri Nucleari), che assorbe il 2,7% degli Oneri di sistema, destinata
….alla copertura dei costi per lo smantellamento delle centrali nucleari dismesse (Latina, Caorso, Trino Vercellese, Garigliano), alla chiusura del ciclo del combustibile nucleare e alle attività connesse e conseguenti, svolte dalla società Sogin. Secondo quanto previsto dalle leggi finanziarie 2005 e 2006, una parte del gettito della componente A2, pari a circa 100 milioni l’anno, viene destinato al bilancio dello Stato.
Il fatto che questa componente sia almeno in parte destinata al bilancio dello Stato potrebbe suggerire che si tratti in realtà di una tassa, e a pensarci bene si potrebbe sollevare lo stesso dubbio sulla vera natura dell’intera voce “Oneri di Sistema”.
In effetti, le componenti della voce Oneri di Sistema non sembrano rispondere a costi direttamente legati alla produzione o al trasporto dell’energia che arriva nelle nostre case, ma ad altri principi ed esigenze di valore più generale che attengono allo sviluppo e al benessere sociale, come dimostra in particolare il cosiddetto Bonus elettrico destinato ai clienti domestici in stato di disagio fisico o economico (la componente As, a cui va appena lo 0,6%, neppure un centesimo del nostro euro).
In sintesi, mentre le voci di spesa “Materia Energia” e “Trasporto e Gestione del Contatore” si riferiscono a costi sostenuti necessariamente per consentire l’erogazione del servizio, quel genere di costi che qualsiasi impresa commerciale dovrebbe comunque imputare al cliente finale se non vuole andare in perdita, la voce Oneri di Sistema aggrega costi di natura diversa, più simili a imposte vere e proprie in quanto destinati ad attività che non sono collegate direttamente al servizio fornito al cliente ma rivolte piuttosto all’interesse generale della collettività (o almeno si spera).
125 commenti
Da quanto si legge nell’articolo gli oneri di sistema dovrebbero essere una cifra più o meno costante nella bolletta, quindi perchè da un mese all’altro variano anche del 150%? Qualcuno me lo saprebbe spiegare?
Grazie.
Buongiorno, la cifra per oneri di sistema in bolletta dipende dai consumi, almeno per la quota energia, e dalla tariffa in vigore nel trimestre, dato che, come si legge nell’articolo: “i costi degli Oneri di Sistema sono stabiliti con cadenza trimestrale dall’Autorità per l’Energia“.
Le tariffe per oneri di sistema sono rimaste pressochè invariate intorno ai 0,0418 euro/kWh per tutto il 2020 e i primi due trimestri del 2021, pertanto in questo periodo la cifra in bolletta, a parità di consumi, dovrebbe essere rimasta effettivamente costante.
Nel terzo trimestre del 2021, a partire dal 1° luglio, le tariffe degli oneri di sistema sono invece scese a 0,0244 euro/kWh, determinando quasi un dimezzamento delle spese per oneri di sistema rispetto alle bollette precedenti (sempre a parità di consumi!), e nel quarto trimestre 2021, a partire dal 1° ottobre gli oneri di sistema sono stati azzerati con intervento del governo per compensare almeno in parte l’impennata dei prezzi delle altre componenti.
cosa s’intende perdite energia sulla fattura trovo tre voci : al punto 2 della bolletta E 65.46 – al punto 4 della bolletta E 0.78 – al punto 6 della bolletta E 58.41 per un totale di E 124.65
Gradirei un sollecito riscontro.
Vorrei sapere se gli oneri di sistema, per legge, devono essere applicati anche sulle bollette di un’ attività commerciale ( negozio ).
Grazie
Buonasera,
ogni quanto tempo va pagata la bolletta della luce ogni 56 giorni o 60 giorni? Ogni mese mi sembra che anticipino il pagamento di 3 o 4 giorni.
Per esempio Fattura del 09 marzo pagamento al 24 marzo
Fattura del 12 gennaio pagamento al 27 gennaio
E’ legittima la richiesta da parte di Enel ?
Grazie
La bolletta ricevuta per il bimestre di cui sopra:
consumo zero
Spesa per la materia energia (A) € 9,50-Spesa per il trasporto dell’en.elettrica e la gestione del contatore(A) €9,70
Spesa per Oneri di sistema (A) €20,85 Totale Iva (B) €4,01. Mi sembra un furto per un consumo zero.-
A parer mio un utente che ha un consumo reale di energia elettrica pari a €30,00 non può pagare una bolletta 3volte tanto,causa oneri di sistema,trasporto,canone RAI e altro! per me sta cosa puzza di una colossale truffa a discapito dei cittadini onesti….
E quindi è una bufala che vuole gli oneri di sistema essere il ripiano delle bollette non pagate al vecchio gestore da parte di chi lo ha furbescamente cambiato e per pagare le bollette dei campi rom.
Pura bufala dop al 100% che si ripropone di quando in quando in varie versioni, l’avevamo già sbugiardata oltre un anno fa con due articoli che trova in home page a proposito di un presunto aumento di 35 euro che ovviamente non c’è mai stato.
Ogni tanto la rilanciano e pare strano ma c’è sempre qualcuno pronto a crederci.
Non ritengo giusto tassare ancora una volta i consumatori per qualcisa che non è inerente al servizio fornito…. qualcosa che esula dalla bolletta enel …allora chiamiamola opera di beneficenza ….che non può certo essere obbligatoria è un ingiustizia e mi meraviglio che le varie associazioni dei consumatori non facciamo niente per eliminarla ….è proprio una vessazione insopportabile..
Perchè nell’indicazione del consumo fatturato le date si ripetono? Per esempio:
dal 03.08.2019 al 03.10.2019
dal 03.06.2019 al 03.08.2019
dal 03.04.2019 al 03.06.2019
Non sarebbe corretto come segue?
04.08.2019 03.10.2019
04.06.2019 03.08.2019
04.04.2019 03.06.2019
Altrimenti finisce che mi conteggiano 6 grioni di troppo nell’arco dell’anno – o sbaglio?
Non so quale sia la logica per cui nelle bollette l’ultimo giorno di un periodo viene ripetuto come primo giorno del periodo successivo, forse perchè la lettura reale non viene presa a mezzanotte ma a una certa ora del giorno, per cui l’ultimo giorno del periodo va inteso in senso parziale, fino a quell’ora, e come primo giorno del periodo successivo da quell’ora in avanti.
Ma sono solo supposizioni, in ogni caso non ci sono conseguenze sui pagamenti perchè non si paga il singolo giorno ma i consumi e le quote fisse sono applicate per mese, per cui il rischio di pagare due volte lo stesso giorno non esiste.
Buongiorno,
chiediamo un cortese chiarimento. Confrontando le bollette riferite allo stesso periodo ago-set. ma l’una del 2018 e l’altra del 2019, riscontro che la spesa per la materia energia è pressoché uguale mentre la spesa per gli oneri di sistema è notevolmente diversa :
nel 2018 pari ad euro 194,85
nel 2019 pari ad euro 348,69
per quale motivo simile differenza?
Grazie e cordiali saluti
Giovanni Sutti
samacsrl2050@gmail.com
Non si può dire senza vedere le bollette. Non ci sono state grosse variazioni negli oneri di sistema tra il 2018 e il 2019, e comunque se la materia energia più o meno corrisponde significa che anche i consumi sono stati all’incirca gli stessi, per cui una tale differenza negli oneri di sistema deve avere qualche altra spiegazione legata al caso specifico. Forse un conguaglio ma appunto non è possibile dirlo.
sono specializzati in azzeccagarbugli così gli squali furbi, disonesti e incapaci ingrassano e fan quel che vogliono sulla pelle dei cittadini mentre i soci delegati alla politica ci appioppano discorsi sulla semplificazione del sistema.- suggerirei poi una tassa per assicurarsi contro l’imbecillità caso mai che il vento cambi e aumenti il consumo di purgativi ad alto potenziale
saluti
A parere mio è una truffa. Io ho fatto n contratto con l’Enel solo per la pura erogazione di energia elettrica e non per sovvenzionare altre cose che possono, anzi devono essere sovvenzionate dallo Stato. Se io pago , per esempio, 10 euro per spesa per la materia energia, perchè devo pagare quasi tre volte tanto per Oneri di Sistema? Grazie
sulle quote fisse, almeno per quello leggo continuamente non si paga l’ici,? come mai per la luce nessuno mi
risponde? o per questi ci sono i protettori.infinitamente grazie
Ci spiace, non abbiamo la competenza per rispondere a questa domanda, e non sappiamo indicare chi potrebbe averla.
La composizione della bolletta non rappresenta un valido documento fiscale, difficilissimo da interpretare e ricavarne dei valori che corrispondono alla realtà.
Enel ha camuffato tutti i valori esposti in fattura, attribuendo significati non corrispondenti alla comune logica commerciale, (es.: Comp.Sost.Mat.Prima contratto 0,51000000 euro/smc).
Vorrei rivolgermi al garante per l’energia e sentire cosa ne pensa.
Sono amministratore del mio condominio e proprio oggi ho ricevuto la bolletta dal servizio elettrico nazionale la cui somma da corrispondere, per un fatturato di kw 502, è di € 272,00 affronte di una spesa per la materia prima di € 53,00. Ritengo che si stia abusando non poco dei cittadini. Già eravamo disperati, ma ora non abbiamo più neppure la disperazione. Non è possibile quintuplicare una bolletta, non è giusto farlo. E se un bel giorno un paese o una città decidesse di chiedere il distacco dei contatori? Cosa accadrebbe ?
nonostante tutte le complicate spiegazioni non mi risulta chiaro in che percentuale o costo vengono calcolati questi costi. So soltanto che avendo un consumo alto mi ritrovo con percentuali del 77% de gli oneri di sistema rispetto al costo effettivo del mio puro consumo. Vorrei capirre di più sul calcolo operato. Chi è poi l’ente che riceve questa cifra ? Di quanto è aumentata rispetto al 2017-2018 ? Speriamo chequesto serva a ricevere qualche chiara spiegazione. Grazie
Cosa significa i residenti pagano meno che non i residenti? Su un consuma di energia di 121,24, pago 25,62 euro + spesa oneri di sistema 93,32 euro + 60,35 euro di imposte e iva! in definitiva pagno 179,29 euro di ssona pese, cioè più del consumo di energia! Ed io non vivo all’estero vivo in città! Questo si chiama appropriazione indebita legalizzata! Scusatemi, ma è chiaro che una persona si deve arrabbiare!
Io ricordo qualche anno fa che arrivavano bollette ” non c’è niente da pagare” ora anche se il consumo è zero kw in media si paga dai €25,00 ai €52,00 come mai. Essendo zero il trasporto non c’è gli oneri di sistema idem all’ora come la mettiamo.
Chiedo scusa,nel commento inviato il 24 Aprile scorso,ma non vi è pervenuto,menzionavo la voce oneri di sistema che pago con un contratto garage altri usi con potenza di KW 1,5. Ho telefonato al gestore elettrico mi hganno detto che devo pagare comunque. Domada a chi mi devo rivolgere per avere il rimborso e non pagare più questa vove? Grazie.
Buongiorno, le quote degli oneri di sistema per il 2019 sono fissate dalla Delibera 27 dicembre 2018 711/2018/R/com (si trovano nell’allegato Tabelle) e prevedono effettivamente quote fisse negli oneri di sistema anche alla voce relativa a questa tipologia di utenza (Altre utenze in bassa tensione con potenza disponibile fino a 16,5 kW -> sottovoce – per potenze impegnate inferiori o uguali a 1.5 kW), e precisamente 1769,52 cts per la componente Asos (sostegno alle fonti rinnovabili, al Foglio 1 della tabella) più 1170,12 cts per la componente Arim (rimanenti contributi, al Foglio 6).
In tutto fanno 2.939,64 cts/anno, insomma poco meno di 30 euro all’anno, che dovrebbero incidere in bolletta per circa 5 euro (più Iva) al bimestre, a questi vanno aggiunti altri 53 euro annui di quota potenza (per Oneri di Sistema), come precisato in dettaglio nella successiva integrazione a questa risposta, che incidono per altri circa 9 euro più Iva al bimestre.
Pertanto la cifra che dovrebbe trovare in bolletta alla voce Oneri di sistema (in caso di consumi pari a zero, altrimenti va aggiunta la quota sui consumi nella terza colonna), è di circa 14 euro al bimestre (7 euro al mese), se trova cifre superiori in bolletta può chiedere chiarimenti al servizio clienti citando la delibera linkata sopra, eventualmente in forma scritta.
A integrazione della precedente risposta sulle quote fisse per Oneri di sistema va precisato che le stesse tabelle prevedono anche una quota potenza (la seconda colonna da sinistra) pari a 2126,64 cts/kW (di Asos) più 1406,28 cts/kW (di Arim), che sommate fanno 3.532,92 cts/kW e moltiplicate per 1,5 kW di potenza contrattuale fanno 5.299,38 cts all’anno, insomma altri 53 euro circa.
Perciò, in questo caso il calcolo delle sole quote fisse per Oneri di sistema include la quota fissa per punto di prelievo (30 euro) più la quota potenza per 1,5 kW (53 euro) per un totale di circa 83 euro all’anno, pari a poco meno di 7 euro al mese che dovrebbero incidere in bolletta per circa 14 euro più Iva al bimestre.
Grazie per la risposta precisa ed esauriente.
Prego, di nulla.
buongiorno, ho un negozio di acquari e pesci e per forza di cose ho un contratto che prevede 6 kw, ora mi stà succedendo che il negozio è in difficoltà economica e mi arrivano delle bollette decisamente alte ed io non riesco a pagarle…le bollette diventano esose perchè la voce oneri di sistema me le raddoppia faccio un’esempio spesa per la materia 392.00 euro + iva che diventano 860 in bolletta da pagare con gli oneri questo praticamente ogni bimestre…io non riesco a pagare anche se rateizzo stò cercando di rimanere aperto con parecchie difficoltà perchè se chiudessi negozio non troverei altro lavoro….e se mi tolgono la luce i pesci muoiono che cosa posso fare? grazie
Buongiorno, se le bollette sono regolari, come probabile, in caso di mancato pagamento è previsto il distacco della fornitura secondo precise procedure che abbiamo descritto qui, se queste procedure non sono rispettate sono previste le penali indicate e probabilmente anche eventuali danni ma quest’ultimo è un aspetto legale dove la nostra competenza non arriva.
Il DECRETO 28 dicembre 2007 (“compensazioni della spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica per i clienti economicamente svantaggiati e per i clienti in gravi condizione di salute“) prevede speciali condizioni per i clienti in difficoltà ma solo per uso domestico, e per quanto riguarda l’utilizzo di “apparecchiature medico-terapeutiche necessarie all’esistenza in vita alimentate ad energia elettrica” sono ovviamente riferite a persone in gravi condizioni di salute,
Spiace non poter dare un maggiore aiuto, l’unico consiglio è di rivolgersi all’Anpal, l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, che tra i suoi compiti istituzionali dovrebbe avere anche quello di fornire supporto, quantomeno informativo, a situazioni di questo tipo, supponendo che abbia una partita IVA come imprenditore individuale. Sullo stesso sito dell’Anpal può per esempio consultare il Decreto sulla Disciplina del microcredito così da verificare se rientra nelle condizioni per accedervi ma appunto il consiglio è di rivolgersi direttamente a loro e chiedere l’aiuto a cui ha diritto.
Ma perché l’iva sugli oneri di sistema? Praticamente sono tasse!
Ho capito la necessita’ di sovvenzionare la ricerca e i costi di rete ma wuando i consumi sono a zero NON POTETE. ADDEBITARE € 8,00 per permettere al sistema di fare tutti gli addebiti!!
Quindi l’addebito di € 47,50 x 5 bimestri a zero fanno una cifra che pesa parecchio sul bilancio famigliare!!
Cordiali saluti
gradirei sapere cosa sta per voce accisa se e una tassa o no
grazie
Ho letto i vari commenti è concordo sul fatto che è un patrocinio ma sono così arrabbiata che magari cApisco male che cosa si intende x residenti (proprietario) e non residenti (location)?
Buongiorno, qui trova la definizione di uso Domestico residente/non residente fornita direttamente dal sito dell’Autorità per l’Energia (ARERA), dove si legge che la “distinzione tra residenti e non residenti“, rilevante per l’applicazione degli oneri di sistema maggiorati, è “effettuata in base alla residenza anagrafica del titolare del contratto di fornitura“.
Come vede, si fa riferimento esclusivamente alla residenza anagrafica di chi stipula il contratto, mentre non ha alcuna rilevanza che sia il proprietario o il locatario della casa di residenza.
In questo senso, il contenuto delle parentesi dell’ultima parte della domanda appare fuorviante (residente non vuol dire proprietario e non residente non vuol dire locatario), perciò sembrerebbe probabile che possa aver effettivamente capito male.
Comunque fa fede la definizione succitata del sito di ARERA, che corrisponde alla normativa vigente.
1) Perchè la cifra oneri di sistema è inserita nel calcolo dell’IVA ?
2) Perchè in assenza di consumi in fattura compare la voce costo per il materiale …… e costo del trasporto . Non pare anche a voi che si tratta di una fattura errata per non dire falsa ?
Perche’ devo pagare euro 60 quando il mio consumo e 13 euro ?tutte queste tasse ? Faccio molto per risparmiare ..e poi ? Sono molto arrabbiata !!!!
Gli utenti di una seconda casa non hanno commesso un reato. Perché devono essere condannati a finanziare con gli “oneri di sistema” carichi economici non di loro competenza?