Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da utenti che si trovano in bolletta la voce “Altre Partite soggette Iva (B) Importi Gestione Credito“, sempre per una cifra intorno ai 61 euro, e dato che non se la sanno spiegare ci chiedono a cosa potrebbe riferirsi.
E’ un dubbio giustificato, perchè sul sito di Enel Servizio Elettrico e nella Guida alla Lettura della Bolletta non è possibile trovare alcuna indicazione sulla natura di una simile voce. Tuttavia, grazie anche al contributo dei nostri lettori, siamo riusciti a individuare di cosa si tratta: sono i costi sostenuti per il distacco e riallaccio della fornitura di energia elettrica in seguito a morosità.
A dire il vero la denominazione di questa voce è così generica che non si può escludere sia utilizzata anche per addebiti di altra natura, ma ormai sappiamo che si riferisce principalmente, se non esclusivamente, ai costi che l’utente deve pagare per riavere la fornitura di energia elettrica quando gli viene staccata la luce per il mancato pagamento di una o più bollette.
In pratica, se nella prima pagina della bolletta compare la voce “Altre Partite soggette Iva (B) Importi Gestione Credito“, significa che la fornitura di energia elettrica è stata sospesa per un certo periodo, e nelle successive pagine di dettaglio dovreste trovare i costi di distacco e riallaccio per morosità (cliccate sull’immagine per ingrandirla), così suddivisi:
Oneri amministrativi per distacco e riallaccio 13,15 €
Contributo fisso per distacco 23 €
Contributo fisso per riallaccio 23 €
Spese di invio della raccomandata di sollecito 1,91 €
In questo caso il totale è di 61,06 € ma può variare lievemente da caso a caso per gli interessi di mora o per l’invio di più raccomandate.
Il costo effettivo del distacco e riallaccio include però anche l’IVA, per cui generalmente la cifra totale che si paga realmente per un episodio di morosità con distacco e riallaccio varia tra i 70 e gli 80 euro.
Ecco i nostri consigli per chi si trova in bolletta una voce “Altre partite” di cui non sa spiegarsi l’origine:
- controllare con attenzione la sezione “INFORMAZIONI PER I CLIENTI” nella seconda pagina della bolletta (a volte continua nella terza pagina e oltre), che dovrebbe riportare tutte le informazioni, almeno sommarie, sulla natura delle voci elencate come “Altre partite“;
- richiedere (o consultare sul sito di Enel Servizio Elettrico) la versione di dettaglio della bolletta e controllare se presenta maggiori informazioni;
- contattare il Servizio Clienti e chiedere esplicitamente chiarimenti sul significato della voce “Importi Gestione Credito” o altra voce sconosciuta presente nella propria bolletta;
- leggere i quesiti posti dagli altri lettori nei commenti sottostanti e le relative risposte, che contengono altre informazioni utili sulla questione;
- se possibile, segnalare il proprio caso negli stessi commenti.
29 commenti
Scusate ma su questi addebiti ricorrenti, dopo distacco e riattacco, qualcuno ha fatto ricorso con qualche associazione di consumatori o all’Agicom?
A me nel periodo covid non sono arrivate 2 bollette, in seguito ho ricevuto due solleciti di pagamento senza bollettino. Poi la raccomandata ma il termine massimo era già trascorso, quindi le ho pagate in ritardo di qualche giorno. Ma non ho avuto nessun calo di potenza e nemmeno mi hanno tolto l energia elettrica
A me non è stata ridotta la potenza, hanno staccato direttamente! E il bello è che le bollette erano tutte pagate e sempre con il solito canale, ma due pagamenti non erano stati agganciati. E ora mi ritrovo 58,55 euro in più in bolletta a titolo di “spese per la gestione del credito”.
ho pagato una bolletta in ritardo ed alcuni giorni dopo (circa 7) mi diminuiscono la potenza.Dopo 6 giorni circa vengono per riattivarla ma non trovano nessuno perche’ assente (sono mancato circa 3 settimane dal momento in cui ho pagato la bolletta).Adesso mi è arrivata l’ultima bolletta con importi di gestione credito di Euro 60,46.
Credo che diminuirmi la potenza 7 giorni dopo averla pagata non sia giusto e soprattutto addebitarmi le spese di distacco/allaccio.
Mi ritrovo con la linea elettrica a potenza ridotta (watt), chiamo ENEL e la bolletta arriva via mail… Pago immediatamente e su quella sucessiva mi trovo 54 € in più con la voce ” importi gestione credito”! Anche se il ritardi o lo smarrimento della bolletta non è mio… In oltre non mi è mai giunto un solo sollecito da parte di ENEL Questo nonostante i più di 30anni senza mai un solo ritardo nei pagamenti. Sistema malato costruito ad hoc per spolparci.
La normativa in vigore (Delibera ARG/elt 4/08 Regolazione del servizio … nei casi di morosità dei clienti finali…) dispone che, prima di avviare la procedura di sospensione della fornitura, quindi prima di ridurre la potenza, “…l’esercente la vendita è tenuto a costituire in mora il cliente finale, mediante comunicazione scritta a mezzo di raccomandata… (Art. 3.2. Alleg. A Testo Modificato)” e che, in caso di inadempienza, “L’esercente la vendita è tenuto a corrispondere al cliente finale un indennizzo automatico… (Art.3.5)“.
Trova ulteriori dettagli in questa precedente risposta.
Buongiorno a tutti,
soltanto una considerazione: ho pagato in ritardo è vero, è notorio che tanti come me sono “alla frutta ormai” mi dispiace si lotta per la sopravvivenza, ma, vi dicevo non ho avuto distacco, non ho avuto comunicazioni inerenti il ritardo del pagamento, e mi vedo recapitare la nuova bolletta con un incremento del 50% in più grazie a questa voce che definirei di comodo.
E’ chiaro che il sistema aggiorna automaticamente alle 60,00 euro in più, qualsiasi ritardo che sia uno o trenta giorni, potrei capire che nell’eventualità di un effettivo distacco ci sono da pagare degli oneri inerenti lo sforzo che l’impiegato di turno debba fare per pigiare un bottone sollevando prima il braccio e rinunciando magari, anche, al caffè del mattino, operazione, questa, che potrebbe procurargli una turbe psicologica e, tutto questo sempre se il sistema non lo faccia di suo in automatico: so che esiste una programmazione che si può impostare sui loro terminali : tasto “fotti il cliente”, ma alla fine vi chiedo di sapere: a voi sembra giusto che tutte le banche, indistintamente, debbano subire cause per anatocismo per uno, due o pochi più punti in più sul vostro conto corrente?!?!, mentre questi signori indisturbatamente applicano maggiorazioni che a volte superano di gran lunga il 60%?!?!
Siamo nelle mani di un sistema “malato” al quale ormai non basta più neanche il nostro sangue, con tutto il rispetto vi auguro di utilizzare questi “importi gestione credito” in medicine
Come segnalato in in una precedente risposta a questo commento in basso, dove sono riportati anche i riferimenti normativi, in caso di morosità il gestore è tenuto a rispettare una precisa procedura, che prevede prima la messa in mora dell’utente moroso con specifiche modalità, poi il depotenziamento e solo in ultimo il distacco.
Il contributo fisso per distacco e riallaccio, che rappresenta la maggior parte della cifra (23€ + 23€ + iva, pari a oltre 50 euro), a quanto pare viene però applicato anche ai casi di semplice depotenziamento.
È tutto studiato alla perfezione perché ENEL, per il recapito via posta della bolletta, si affida a una Agenzia Postale Privata che puntualmente le recabita SEMPRE 3 o 4 giorni dopo la scadenza di pagamento citata in bolletta
ho trovato in bolletta un addebito di 60,79 euro come importi di gestione credito senza alcun dettaglio circa l’ammontare. la spesa eenrgia e’ di 58,10. secondo voi e’ possibile pagare piu oneri della spesa energia. a voi la risposta. cordialita’
Nel 2017 mi hanno sospeso per due volte l’elettricità, stamane un altra volta. Faccio presente che le bollette anche negli anni precedenti non arrivavano quasi mai, ma il sollecito si, pertanto pagavo con quello. Da gennaio del 2017, non ricevo ne bollette, ne raccomandate. Contattato il fornitore, mi ha dato il numero di due raccomandate, risultate da un controllo alle poste , non esistenti. Questa mattina non mi hanno neanche dato il numero della raccomandata, dicendo che avevano emesso una bolletta a novembre. Come mi devo comportare? Con questa terza volta sono in pratica quasi 200 € che mi ritrovo a pagare in più.
Il primo consiglio sarebbe cercare col fornitore una forma che garantisca l’arrivo della bolletta.
Per esempio il Servizio Elettrico Nazionale pubblica le bollette sul suo sito e registrandosi si riceve anche una mail con l’avviso. Riesce difficile credere che non si possa trovare una soluzione ma se proprio non è possibile forse vale la pena considerare la possibilità di cambiare fornitore.
Se invece vuole presentare un reclamo per ottenere il rimborso, cosa che a dire il vero non ci sembra consigliabile, qui trova alcune informazioni che potrebbero essere utili: Reclami e mancato pagamento
addebitare 61 per il pagamento in ritardo di una bolletta,con il trucco meschino dell’abbassamento di potenza , quindi raddoppiare la bolletta a chi purtroppo usufruisce della compensazione per il disagio economico, ha un qualcosa di abietto. Non abbiamo uno stato sociale che difende il consumatore a dovere ,specie se utente debole!
66,18 euro mi sembra una cifra elevata. Abbiamo pagato in ritardo circa 3 bollette ma l’energia non ce l’hanno mai staccata. Ce stato la diminuzione di potenza. Ora cmq ho attivato la bolletta Web per non avere più questi problemi.
Salve, mi ritrovo con un addebito di 1.91 € alla voce “Importi gestione credito”. L’unica cosa che mi viene in mente è di aver pagato le precedenti bollette con alcuni giorni di ritardo (max 10 gg di ritardo, spesso mi arrivano già scadute o in imminente scadenza)
La cifra corrisponde al centesimo alle spese di invio di una raccomandata di sollecito, come indicato anche nell’articolo, per cui verrebbe da pensare che possano avergliene inviata una.
Non so immaginare per quale motivo lascino la voce così indeterminata, a meno che la ragione dell’addebito sia riportata nelle pagine successive della stessa bolletta.
grazie, in effetti ho controllato meglio ed era giunta una raccomandata di sollecito; nel frattempo avevamo già provveduto al pagamento ed abbiamo mandato un fax con gli estremi del pagamento. In un’altra occasione invece ci venne recapitata una lettera normale (non raccomandata), sempre di sollecito.
60 euro per una raccomandata???? Mi sembra una vera ladrata. Facciamo pagare a chi davvero deve, non si devono attaccare a chi paga con 2 giorni di ritardo.!!!
Salve
Volevo sapere se è possibile pagare la bolletta senza l’importo delle altre partite? Questo perché, ho ricevuto la bolletta praticamente già scaduta da 2 settimane dalle POSTE ITALIANE, quindi non voglio assolutamente assunermi la colpa di un ritardo non dovuto/causato da me.
Nelle risposte agli altri commenti, in particolare a questo, può verificare se nel suo caso specifico ci sono le condizioni per giustificare un reclamo.
Se ritiene che siano le condizioni può opporre reclamo nei modi descritti qui, dove, proseguendo la lettura trova anche la nostra opinione sull’opportunità e i rischi che comporta la decisione di sospendere il pagamento della bolletta (in tutto o in parte non fa sostanziale differenza, è sempre considerata morosità) in caso di reclamo.
BUONGIORNO io mi sono trovato la voce altre partite con un costo addebitato di 10euro più iva per luce e 10euro più iva per il gas avendo la stessa compagnia da diversi anni e ho voluto fare una variazione nella offerta ,
per risparmiare qualche centesimo su luce e gas mi hanno addebitato 23.20euro, colpa mia che non ho letto bene il contratto ma andrebbe scritto più grande , mi sa che la prossima volta cambierò compagnia magari non pago…
saluti a tutti e grazie ancora
Buongiorno, avrei bisogno di alcuni chiarimenti. E’ arrivata una bolletta della luce (con SEN) pari a 151,51e. Notando subito l’alto costo ho cercato di capire a cosa si riferissero tutte le voci.
Ho 23e di spesa per energia
16,02 di spese per il trasporto e gestione del contatore
29e per spese per oneri di sistema
64,44e che ha come voce altre partite
e 19,07 di iva.
Recentemente abbiamo pagato in ritardo delle bollette. Quindi quei 64,44euro di “altre partite” sarebbero i costi relativi alla diminuzione della corrente che c’è stata per un giorno?
Altrimenti non si spiega il perchè.
Grazie per la vostra disponibilità.
Sì, tutto sembrerebbe indicare che quei 64,44euro di “altre partite” possano essere i costi di distacco e riallaccio, che vengono addebitati anche per un breve periodo di riduzione della potenza in seguito a morosità, come spiegato in maggiore dettaglio nelle risposte ai commenti precedenti.
Per trovare conferma esplicita possiamo solo ribadire i consigli riportati in fondo all’articolo: consultare la sezione “Informazioni per i clienti” in bolletta, eventualmente chiedere la bolletta di dettaglio e/o chiedere chiarimenti direttamente al servizio clienti.
Salve,
dai commenti precedenti ho capito che dal primo giorno di riduzione dell’energia elettrica già scatta la mora del riallaccio di € 61,00?Mi confermate se e cosi?
Grazie saluti
La riduzione di potenza rappresenta la prima fase della procedura di sospensione, e quindi i contributi fissi per il distacco e riallaccio (i circa 61 euro) vanno pagati a partire dal momento della riduzione di potenza, come risulta in questa risposta sul sito dell’Autorità per l’Energia Quanto costano la sospensione e la riattivazione della fornitura per morosità?
Ovviamente, prima di procedere alla riduzione di potenza, il fornitore deve comunque aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti dall’art. 3.2 e seguenti del già citato Allegato A – testo modificato alla Delibera ARG/elt 4/08 dell’Autorità per l’Energia (di cui si parla diffusamente nei commenti sottostanti) in assenza dei quali l’utente può fare richiesta di indennizzo in base all’art. 3.5 dello stesso provvedimento.
Vi ringrazio per la pronta risposta. Si, c’è stato ritardo nel pagamento, ma nessun distacco e riallaccio, oppure ciò comprende quando per poche ore hanno operato una diminuzione di potenza (è un contratto da 6 kwh) ripristinata il giorno stesso. Inoltre vi sarei grata se mi si potesse chiarire dopo quanti giorni dalla data di scadenza è lecita la raccomandata e se la semplice lettera di sollecito viene inviata entro dieci gg dalla scadenza. Esempio: scadenza 25/05/16 pagamento effettuato il 14/06/16, Raccomandata pervenuta 2 gg dopo il pagamento. Vi ringrazio per tutto il Vs. lavoro.
Le risposte ai vari quesiti sono nell’Allegato A – testo modificato alla Delibera ARG/elt 4/08 dell’Autorità per l’Energia, che regola appunto i casi di morosità dei clienti finali.
In particolare l’articolo 3, intitolato Morosità dei clienti finali disalimentabili (a pag. 7), dove si stabilisce (comma 3.2) che “Prima di effettuare la richiesta, l’esercente la vendita è tenuto a costituire in mora il cliente finale…“
La richiesta di cui parla l’articolo 3.2 del provvedimento è quella che Enel Servizio Elettrico (l’esercente la vendita) può rivolgere a Enel Distribuzione (che ha il controllo della rete e può materialmente procedere alla sospensione) per chiedere il distacco nei casi di morosità del cliente finale. In pratica, prima di avviare la procedura di sospensione (con la richiesta a Enel Distribuzione) Enel Servizio Elettrico è tenuto a costituire in mora il cliente finale con le modalità e le tempistiche descritte di seguito nello stesso art. 3.2 (non le riporto qui ma ti consiglio di leggerle con attenzione perchè probabilmente rappresentano la questione cruciale), che in base al tuo resoconto non sembrano essere state rispettate.
Per quanto riguarda la riduzione di potenza, l’articolo 5.5 (pag. 11) prevede che “Per i punti di prelievo connessi in bassa tensione, qualora sussistano le condizioni tecniche, l’impresa distributrice è tenuta a procedere, prima della sospensione della fornitura, alla riduzione della potenza ad un livello pari al 15% della potenza disponibile…“, che dev’essere quanto accaduto nel tuo caso. Questo indica anche che la procedura di sospensione, con la richiesta di distacco a Enel Distribuzione, è stata sicuramente avviata.
Da notare in proposito che l’art. 3.4 (tornando a pag. 8) dispone che “Nel caso di clienti finali connessi in bassa tensione, la comunicazione di cui al comma 3.2 dovrà inoltre specificare che, qualora sussistano le condizioni tecniche del misuratore, prima della sospensione della fornitura, verrà effettuata una riduzione della potenza ad un livello pari al 15% della potenza disponibile e che, decorsi 15 giorni dalla riduzione della potenza disponibile, in caso di mancato pagamento da parte del cliente finale, verrà effettuata la sospensione della fornitura.“, e anche questo mi pare di capire che non sia stato specificato nella raccomandata.
E’ anche interessante l’indennizzo previsto al successivo punto 3.5, che riporto integralmente:
L’esercente la vendita è tenuto a corrispondere al cliente finale un indennizzo automatico, per un importo pari a:
a) euro 30 (trenta) nel caso in cui la fornitura sia stata sospesa per morosità o sia stata effettuata una riduzione di potenza di cui al comma 3.4 nonostante il mancato invio della comunicazione di costituzione in mora;
b) euro 20 (venti) nel caso in cui la fornitura sia stata sospesa per morosità o sia stata effettuata una riduzione di potenza di cui al comma 3.4 nonostante alternativamente:
1. il mancato rispetto del termine ultimo entro cui il cliente è tenuto a provvedere al pagamento;
2. il mancato rispetto del termine massimo tra la data di emissione della comunicazione di costituzione in mora e la data di consegna al vettore postale qualora l’esercente la vendita non sia in grado di documentare la data di invio;
3. il mancato rispetto del termine minimo tra la data di scadenza del termine ultimo di pagamento e la data di richiesta all’impresa distributrice per la sospensione della fornitura.
Nei casi suddetti, al cliente finale non può essere richiesto il pagamento di alcun ulteriore corrispettivo relativo alla sospensione o riattivazione della fornitura.
Questa è la normativa in vigore, il fatto è che non sempre Enel ritiene di doverla applicare, come dimostrano le sanzioni dell’Antitrust di cui parliamo qui: L’Antitrust multa Enel e altri per pratiche scorrette, e più ancora la reazione dei vertici Enel, che pur sanzionati continuano a negare l’esistenza di qualsiasi irregolarità. Si capisce che in queste condizioni potrebbe essere difficile ottenere ragione e conviene tenere presente anche il rischio che possa rivelarsi impossibile.
Una domanda, anche nel tuo caso l’importo è intorno ai 61 euro?
Si, l’importo è di euro 63,50. Tutto ciò che mi avete ottimamente illustrato lo sapevo, ma avevo bisogno di una conferma autorevole e certamente corretta come la Vs. Grazie ancora. Penso che ricorrerò nei confronti di Enel Servizio Elettrico per tutte le volte che si è ripetuto lo stesso comportamento nelle medesime circostanze, almeno entro il periodo di tempo che ancora non si sia prescritto. Vi ringrazio infinitamente e ancora complimenti per il Vs ottimo servizio.
Grazie, allora ti lascio la denominazione completa del documento linkato sopra, in caso volessi citarlo nel ricorso:
Allegato A alla deliberazione 25 gennaio 2008, ARG/elt 4/08 così come modificata ed integrata con le deliberazioni ARG/elt 42/08, 186/08, 107/09, 191/09, 219/10, ARG/gas 99/11, ARG/com 151/11, 396/2012/R/EEL, 67/2013/R/COM e 173/2013/R/COM
REGOLAZIONE DEL SERVIZIO DI DISPACCIAMENTO E DEL SERVIZIO DI TRASPORTO (TRASMISSIONE, DISTRIBUZIONE E MISURA) DELL’ENERGIA ELETTRICA NEI CASI DI MOROSITÀ DEI CLIENTI FINALI O DI INADEMPIMENTO DA PARTE DEL VENDITORE
Che comunque trovi anche nella prima pagina del documento stesso, anche perchè in questo caso la fonte autorevole e certamente corretta non siamo tanto noi quanto proprio il sito ufficiale dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico, dove i provvedimenti pubblicati hanno valore normativo e dove figura appunto la Delibera ARG/elt 4/08 che regola i casi di morosità.
Se vai sulla pagina puoi notare in alto, sopra il titolo della delibera, anche la data di pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale, dice infatti: pubblicata sul sito www autorita.energia.it in data 30 gennaio 2008 – GU n. 51 del 29 febbraio 2008, SO n. 49, ciò che non dovrebbe lasciare dubbi sull’efficacia legale del provvedimento stesso, i cui dettagli sono riportati nell’Allegato A.
In alto a destra nella stessa pagina trovi infatti i link all’Allegato A nella sua versione originale del 2008, e all’Allegato A – testo modificato, nella versione modificata appunto da alcuni provvedimenti successivi.
Quest’ultimo, che è quello che ho citato anche sopra, rappresenta quindi la normativa attualmente in vigore per i casi morosità e in caso di ricorso credo che sia opportuno individuare con precisione quali prescrizioni (tra quelle elencate al comma 3.2 o altrove nell’allegato) ritieni che non siano state adempiute nel tuo caso, per menzionarle esplicitamente nel ricorso stesso.
Saluti, e se possibile facci sapere!